
I commenti
“I risultati ottenuti da quasi 700.000 coppie di fratelli e sorelle suggeriscono che il rischio autismo non è legato all’induzione del travaglio ma ad altri fattori, come la genetica o problemi medici – ha dichiarato Anna Sara oberg della Harvard University di Boston – l’associazione osservata tra individui non imparentati potrebbe essere il risultato di fattori confondenti e non un effetto causale dell’induzione del travaglio sul rischio dei disturbi dello spettro autistico”. L’induzione del parto, che si pratica quando si prevedono complicanze che ritardino la nascita e si attua con farmaci o manovre chirurgiche, è più frequente nelle madri di età avanzata, obese, ipertese o diabetiche, mentre sembra che il livello di istruzione, il paese d’origine, l’abitudine al fumo all’inzio della gravidanza non abbiamo alcuna un’influenza. Lo studio non ha considerato le diverse tipologie di induzione del parto. Secondo i medici dell’ospedale pediatrico di Seattle e della University di Washington, i risultati di questi studi sono piuttosto rassicuranti per i genitori. Non si conoscono le cause dell’autismo e la maggior parte dei bambini nati con parto indotto non hanno autismo.
Fonte: JAMA Pediatrics 2016
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
